Universal Music e Tik Tok non sono riuscite a trovare un accordo: da domani le canzoni del colosso potrebbero sparire dal social network.
Per Tik Tok potrebbero essere in vista guai seri: Universal Music ha infatti minacciato di ritirare il proprio catalogo musicale dalla nota app se entro 24 ore non verrà trovato un nuovo accordo di licenza. I punti su cui le due società continuano a discutere sono il compenso previsto per gli artisti e l’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale.
La lettera aperta di UMG a Tik Tok
Da domani canzoni di star internazionali come Taylor Swift e Harry Styles potrebbero non essere più disponibili su Tik Tok. Infatti, in una lettera aperta rivolta alla propria comunità di artisti, Universal Music ha accusato la società cinese di volerla costringere a stipulare un accordo di valore inferiore a quello precedente, “molto inferiore al giusto valore di mercato e che non riflette la loro crescita esponenziale”. Inoltre, in base a quanto emerge dalla lettera, le due big non riuscirebbero a trovare un accordo su altri tre punti fondamentali: il compenso dovuto ad artisti e cantautori per la riproduzione delle loro creazioni su Tik Tok, la protezione degli artisti rispetto agli effetti dannosi dell’IA e la sicurezza degli utenti che utilizzano il noto social.
Per quanto riguarda il primo punto, UMG lamenta che Tik Tok avrebbe proposto di pagare gli artisti in base “ad una tariffa che è una frazione della tariffa pagata dalle principali piattaforme social situate in modo simile“. Queste le parole del colosso musicale: “Oggi, a dimostrazione di quanto poco TikTok compensi artisti e cantautori, nonostante la sua base di utenti massiccia e in crescita, le entrate pubblicitarie in rapido aumento e la crescente dipendenza dai contenuti musicali, TikTok rappresenta solo circa l’1% delle nostre entrate totali“.
I problemi con l’Intelligenza Artificiale
Universal Music ha poi accusato Tik Tok di essere “inondata di registrazioni generate dall’Intelligenza Artificiale“, cosa che danneggerebbe i suoi artisti. Si tratterebbe di tracce create solo ed esclusivamente da software, generate con una funzione chiamata “IA Song“, messa a disposizione dalla stessa app. La produzione di tali pezzi, secondo UMG, sarebbe non solo consentita, ma anzi incoraggiata dalla società cinese. Sempre secondo Universal, Tik Tok non starebbe facendo alcuno sforzo per limitare i contenuti che violano la musica dei suoi artisti e non avrebbe offerto soluzioni significative per arginare problemi come l’incitamento all’odio, il bigottismo, il bullismo e le molestie sulla piattaforma.
UMG ha così commentato sul punto: “Quando abbiamo proposto a TikTok di adottare misure simili a quelle degli altri nostri partner della piattaforma per cercare di affrontare questi problemi, ha risposto prima con indifferenza e poi con intimidazione“. Poi, in vista della scadenza dell’accordo di licenza fissata per il 31 gennaio, ha aggiunto: “Le società non hanno concordato i termini per un nuovo accordo e alla scadenza dell’accordo attuale, Universal Music Group, incluso Universal Music Publishing Group, cesserà di concedere in licenza i contenuti ai servizi TikTok e TikTok Music“.
La risposta di Tik Tok
Nel caso in cui l’accordo non venisse effettivamente rinnovato, per Tik Tok si tratterebbe di un grosso problema, visto che la musica è una delle componenti fondamentali del social. Per questo motivo la società cinese ha risposto con parole decisamente risentite a UMG: “È triste e deludente vedere che la Universal Music Group abbia messo la propria avidità al di sopra degli interessi dei propri artisti e cantautori. Nonostante la falsa narrativa e la retorica della Universal, allo stato di fatto hanno scelto di abbandonare il potente supporto di una piattaforma con oltre un miliardo di utenti che funge da veicolo promozionale e di scoperta gratuito per i loro talenti“.